Il borgo che conserva ancora il suo carattere medievale
Il paese di Tolfa svela le sue origini medievali nelle case in pietra locale abbarbicate al monte della Rocca, raccolte sotto i ruderi del castello: un assetto urbano tipico dell’anno Mille, legato alla difesa dagli incursori barbari e saraceni
Da lontano si scorgono i ruderi del castello affiancati dal Santuario della Madonna della Rocca.
Più in basso, ai piedi del borgo medievale si trova la Piazza Vecchia (Piazza Matteotti), la prima piazza rinascimentale, da cui Tolfa si sviluppò in seguito alla redditizia scoperta dell’allume, che segnò una svolta nella storia di tutto il territorio. Tolfa passò allo Stato Pontificio e si arricchì di palazzi signorili, come Palazzo Buttaoni, Palazzo Celli e Palazzo Panetti, dall’elegante cortile interno munito di cisterna ottagonale. Ad Agostino Chigi, nobile senese appaltatore delle cave di allume alla fine del 1400, si deve la costruzione del Santuario della Madonna della Sughera. L’attiguo Convento dei Padri Agostiniani ospita il Polo Culturale, di cui fanno parte il Museo Civico (arricchito da laboratori di restauro all’avanguardia). Arrivando sulla piazza Vittorio Veneto si è attratti dalla lunga balconata che si affaccia sulla campagna e dalla quale nei giorni di cielo terso si può scorgere da una parte Roma e dall’altra parte gli Appennini. La piazza è stata costruita negli anni 30 per dare una degna cornice al Palazzo Comunale. Alle sue spalle potete visitare la bellissima villa comunale. Prima di procedere lungo via Roma si può osservare a destra il monumento ai caduti. L’opera realizzata da Vincenzo Jerace è costituita da un ampio piedistallo in travertino con due ali laterali. Al centro è posta una scultura, sempre in travertino raffigurante una Vittoria alata che bacia la palma del martirio che tiene tra le mani.