Il Museo civico è il fulcro dell’attività culturale del borgo
Oggi la raccolta di reperti trova finalmente più ampia collocazione nei locali dell’ex convento dei Padri Agostiniani presso il santuario di S. Maria della Sughera. Tale ubicazione ha avuto indubbiamente il pregio di consentire il recupero e la fruibilità di una struttura storica, per lungo tempo abbandonata, che riveste notevole importanza nella storia del paese: la chiesa e l’annesso convento furono infatti edificati a partire dagli inizi del Cinquecento, per volere di Agostino Chigi.
Dopo i lavori di restauro il chiostro del convento ha riacquistato un’atmosfera raccolta e tranquilla. Attorno a esso si aprono servizi ricettivi, l’area delle mostre temporanee e un’ampia sala per conferenze deputata a ospitare iniziative a carattere culturale. L’esposizione è collocata al piano superiore di cui è attualmente visitabile l’ala principale che ospita soprattutto reperti di età etrusca. Particolare attenzione è rivolta all’illustrazione di pratiche cultuali e ad aspetti legati all’archeologia funeraria che rappresentano il filo conduttore di tutto l’allestimento. Hanno trovato quindi collocazione i corredi di tombe provenienti dalle principali necropoli del territorio, tra cui ampio spazio è stato riservato ai materiali provenienti da Pian della Conserva e della Castellina del Ferrone, che si possono annoverare tra i siti più rappresentativi e sicuramente meglio indagati nell’area.
Particolarmente suggestiva la ricostruzione di una camera sepolcrale in scala che ospita all’interno i reperti di una tomba scoperta nel 1995 nella necropoli del Ferrone ricostruendo la loro collocazione al momento della scoperta.