Il passato che affiora tra le strade moderne
La necropoli si trova fuori Civitavecchia. Per raggiungerla occorre procedere verso nord, in direzione Sant’Agostino. Esattamente in corrispondenza per Sant’Agostino, dopo poche decine di metri sulla sinistra, vi è un sentiero che conduce alla Necropoli della Scaglia. Il nome di questa località è legato al fatto che già i villanoviani sfruttavano la cava di scaglia, ottimo materiale da costruzione.
La visita a questa piccola necropoli è molto interessante perché è possibile osservare lo sviluppo delle varie tecniche di sepoltura, nelle tombe più arcaiche datate IX sec. a. C., consistono in un pozzetto quadrangolare, al cui interno si deponeva il vaso biconico, contenente le ceneri del defunto. Vi sono poi sepolcri di epoca successiva a fossa, in cui il corpo veniva adagiato vestito e con i suoi gioielli, veniva poi chiusi con una lastra di materiale esistente in loco. Successivamente queste fosse furono sempre più ampliate per deporvi suppellettili che il defunto recava con sé per la sua vita nel mondo ultraterreno. Sul finire del VII sec. le tombe avrebbero assunto la forma di vere e proprie camere che imitavano le dimore dei vivi. Le tombe più tarde sono ampie sale con due lettini. Alcuni sepolcri però non presentano i lettini funebri, perché il defunto veniva adagiato in un sarcofago.