La passeggiata tra le rovine della villa di Ulpiano
Una volta giunti a Santa Marinella è estremamente semplice arrivare al porticciolo turistico grazie alla presenza di numerosi cartelli e riferimenti stradali. Dal piccolo porto turistico moderno, per raggiungere le strutture ancora visibili della villa di Ulpiano sarà sufficiente proseguire verso il mare, costeggiando il Castello Odescalchi sulla destra. Il panorama che si può ammirare è senza dubbio suggestivo, grazie alla posizione prospiciente il mare.
Sul promontorio di Santa Marinella, dove ora si trova il Castello Odescalchi, è stato identificato il luogo di un insediamento di epoca etrusca sul quale è stata realizzata una bellissima e lussuosissima villa romana affacciata sul mare. Dell’abitato etrusco rimangono solo riferimenti relativi a cartografie antiche. La struttura romana doveva essere molto ampia ed era costituita non solo dalla parte residenziale ma anche da un porticciolo e da un impianto per l’allevamento del pesce (peschiera) costruiti in mare. La prestigiosa struttura fu realizzata per volere del giureconsulto romano Ulpiano nel III secolo a.C. Attualmente rimangono visibili piccole porzioni di murature proprio a ridosso della parete che si affaccia verso il mare. Queste strutture vanno cercate con attenzione, ma conservano la testimonianza della maestosità della struttura. Le piccole porzioni attualmente visibili facevano parte del terrazzamento di sostegno della villa e si possono osservare guardando con attenzione lungo il tratto della passeggiata che dal porticciolo giunge di fronte all’antemurale del porto turistico. La maggior parte della villa fu esplorata in scavi realizzati nel 1838 a ridosso del Castello Odescalchi. Grazie a queste indagini si apprese della presenza di numerosi porticati affacciati direttamente sul mare, di ambienti destinati alle terme ma soprattutto di numerose statue di marmo, oggi disperse tra numerose collezioni private. Riferimenti importanti sono anche in merito alla presenza di mosaici di eccellente fattura, anche questi attualmente dispersi. Rimane con certezza il fascino e la bellezza che questo punto di approdo ha conservato immutato nel tempo, dall’epoca etrusca fino ad oggi.