Un gioiello nascosto nella campagna etrusca
Il parco termale di Stigliano si trova immerso nel verde, un luogo sospeso nel tempo. Nonostante ciò è facilmente raggiungibile: dall’Aurelia, dopo aver superato marina di Cerveteri, sarà necessario prendere l’incrocio per il Sasso e addentrarsi nella campagna. Si giungerà così in un tranquillo borgo adagiato nel verde delle colline boscose, sul versante orientale dei Monti della Tolfa. La fonte termale era conosciuta dagli etruschi, venne valorizzata dai romani. Alle terme si affianca un raffinato hotel ed un ristorante.
La fonte termale era conosciuta dagli etruschi, venne valorizzata dai romani. Attualmente le Terme di Stigliano sono alimentate da numerose sorgenti termali, per questo motivo il parco termale ha a disposizione ben 600 mq di piscine. Il nome deriva dal latino aquae stygianae, così chiamate perché associate, dalla fantasia popolare, a quelle paludose dello Stige, il fiume degli Inferi. Certo è che le acque del luogo, solfuree e ipertermali, ben si prestavano alla similitudine. La vita termale della zona risale, per l’epoca moderna, al XVIII secolo, quando i principi Altieri della nobiltà romana eressero un vero e proprio albergo per ospitare i viaggiatori in cerca di sollievo alle malattie reumatiche e alla gotta; a metà Novecento risale invece lo stabilimento termale. Entrambe le strutture sono state oggetto di una profonda ristrutturazione, terminata nel 2006, che ha dato loro una veste nuova, rendendo i locali di cura accoglienti e molto più funzionali. Attualmente nello stabilimento termale vi è ancora oggi la grotta sudatoria risalente alla Roma imperiale.