Pavimenti cosmateschi ed affreschi romanici in terra di necropoli etrusche
Collocata al centro di un piccolo borgo medievale sviluppatosi tra le vestigia della Necropoli etrusca delle Fornaci (XI-X sec. a.C.) il Santuario della Madonna dei Ceri conserva le reliquie di San Felice II (Papa dal 355 al 357) e preziosi pavimenti cosmateschi. Il nucleo più antico della Chiesa si conserva solo nell'abside di epoca antecedente al '300. Gli affreschi di epoca romanica decorano la navata con scene bibliche, particolari scene di cucina, diavoli in lotta e una chimera.
L’ingresso al piccolo borgo di Ceri avviene tramite una tipica tagliata etrusca. Il borgo fortificato fu realizzato su un pianoro tufaceo dagli abitanti di Caere (attuale Cerveteri) nel XI secolo, probabilmente a causa della malaria o per meglio difendersi in occasione delle scorrerie saracene. Attualmente non è possibile entrare nel borgo con la macchina, va lasciata in un ampio parcheggio fuori la porta monumentale. La Chiesa della Madonna di Ceri è posta poco oltre l’ingresso del borgo. Inizialmente la struttura della chiesa era a tre navate, con copertura a capriata. Successivamente, per accogliere le reliquie di San Felice II nel 357, la Chiesa fu modificata nel 1484 con l’inserimento di un’edicola a pianta rettangolare, agli angoli sono poste quattro colonne ioniche, che reggono altrettante arcate. Grazie a recenti restauri, è possibile ammirare all’interno della Chiesa sia il pavimento cosmatesco, che gli interessanti affreschi della navata centrale risalenti al XII secolo.