Vasche e moli a pelo d’acqua
Raggiungere la Peschiera di punta della vipera è molto facile. Infatti la località da cui prende il nome la struttura, utilizzata in epoca antica per l’allevamento di pesci, si trova a poca distanza dal casello di Santa Marinella sull’A1. Altrimenti seguendo l’Aurelia oltre Santa Marinella basta fermarsi all’altezza del km 66. La struttura è agevolmente accessibile dalla spiaggia, dove i bagnanti approfittano della presenza delle strutture in acqua per avere un comodo punto di appoggio.
Per contemplare l’articolata planimetria della pescheria sarebbe necessario poterla ammirare da una posizione soprelevata. Tuttavia arrivando sulla spiaggia nelle ore di bassa marea si riesce a scorgere in modo distinto la forma grazie al modo in cui si rifrangono le onde vicino alla spiaggia. La struttura, che risulta essere una delle meglio conservate lungo il litorale tirrenico, è costituita da un ampio bacino rettangolare, protetto dal moto ondoso da un molo costituito articolato con tre poderosi bracci perpendicolari. L’impianto, destinato all’allevamento di pesci e molluschi, costruito forse alla fine del I secolo a.C. si articola in diverse vasche rettangolari distribuite attorno ad un grande bacino circolare centrale di oltre 20 m di diametro. Le vasche erano certamente più profonde rispetto a oggi e conservano tracce delle aperture e degli apprestamenti idraulici che distribuivano le acque nell’allevamento e ne regolavano il deflusso. Tre lunghi canali che si dipartono dal lato rivolto verso il mare aperto assicuravano l’alimentazione dell’impianto e la costante purificazione dell’acqua. La peschiera, corrisponde pienamente alla tipologia descritta da autori antichi ed era sicuramente, collegata a una villa posta nell’immediato entroterra, in un’area oggi completamente edificata.