Una necropoli nascosta tra i palazzi
Lasciando l’Aurelia con il bivio per Cerveteri si procede su una via a scorrimento rapido (Via Settevene Palo) che procede verso il pianoro tufaceo del borgo di Cerveteri. Passando tra i palazzi che senza soluzione si affacciano sull’arteria stradale non ci si rende conto di sorpassare una Necropoli. Difficilmente si potrebbe immaginare che tra i palazzi è stata ritrovata una delle tombe etrusche dal corredo particolarmente ricco, attualmente conservato ai Musei Vaticani.
La necropoli del Sorbo ha restituito, oltre alle tipiche sepolture a pozzetto villanoviane contenenti case litiche e cinerari biconici in impasto, anche deposizioni a fossa. Il corredo documenta, attraverso oggetti di importazione, già un primo contatto con il mondo esterno (Etruria costiera e Sardegna) a partire dalla seconda metà del IX sec. a.C. Ma la necropoli del Sorbo è soprattutto famosa per la tomba Regolini-Galassi, tomba a tumulo di età orientalizzante scavata nel 1863 dall’arciprete Alessandro Regolini e dal generale Vincenzo Galassi. Della stessa colpisce il corredo composto da oggetti dalla preziosissima fattura, oggi esposto presso il Museo Gregoriano Etrusco in Vaticano.