Un maniero con torri, merlature e la traccia di un antico ponte levatoio affacciato sul mare
Avvicinandosi al Borgo di Santa Severa è proprio la figura delle Rocca che si scorge da lontano ed una volta giunti caratterizza il paesaggio come un Castello arroccato sul mare. In realtà facendo riferimento al Castello occorre considerare tutti gli edifici racchiusi all’interno le mura del Borgo, ma certamente l’edificio maestoso della Rocca con le sue torri e le merlature colpisce maggiormente l’attenzione.
L’edificio delle Rocca è stato realizzato probabilmente nel XIV, affacciato sul mare su strutture preesistenti di una bellissima villa romana e sulla mura poligonali del castrum del III a.C.
Il suo aspetto attuale è frutto di una serie di modifiche apportate fino al XVIII secolo. All’esterno è caratterizzato da due torri circolari e due rettangolari agli angoli. All’interno della Rocca le sale del pianterreno e una parte del primo piano ospitano il nuovo “Museo del Castello di Santa Severa”, in cui sono raccontate la storia e l’archeologia del complesso e del suo insediamento, dal martirio di santa Severa nel fino al Novecento. Sono illustrate anche le fasi in cui il castello fu proprietà delle abbazie di Farfa e del monastero di San Paolo fuori le mura, e l’epoca in cui le nobili famiglie romane tra il XIII e XIV secolo, furono proprietarie del castello. Il racconto prosegue in epoca rinascimentale e nel Seicento con le frequenti visite dei papi al castello e con l’arrivo, nel 1615, di Hasekura Tsunenaga, primo ambasciatore giapponese in Italia, per concludersi con un’interessante carrellata di immagini del luogo nell’Ottocento e nel Novecento. Non mancate di affacciarvi dalla finestra più suggestiva della Rocca, che si apre sulla costa, nel cui vano si conserva una vivace decorazione con lo stemma seicentesco del precettore Cesare Racagni. Si può concludere la visita salendo all’ultimo piano dove si ha la possibilità di utilizzare il ponte per accedere alla Torre Saracena.